Dopo le scosse sismiche delle ultime ore che hanno colpito Ischia e a distanza di un anno esatto dal terremoto che ha ferito il centro Italia e provocato 249 morti e centinaia di migliaia di sfollati nonché distrutto interi paesi, viene lanciata una proposta innovativa: coinvolgere i gestori delle utenze nel pagamento dei premi delle assicurazioni antisismiche di case, negozi e capannoni. I dettagli della proposta normativa formulata dai docenti universitari Lorenzo Pallesi, Luigi Pastorelli e Angelo Paletta, verranno forniti in occasione del convegno “La finanziarizzazione dei rischi catastrofali” che si terrà a Roma il 23 ottobre 2017 presso la Biblioteca della Camera dei Deputati. In tale occasione verrà presentato un testo per un Disegno di Legge che possa essere condiviso da più parti politiche al fine di assicurare case, negozi e fabbriche contro il rischio di terremoti. L’idea di DDL dei docenti universitari Pallesi, Pastorelli e Paletta si articola su sei caposaldi:
1) che l’assicurazione contro i terremoti sia resa obbligatoria per legge su tutto il territorio nazionale;
2) che i premi delle polizze vengano anticipati dalle società che gestiscono i servizi pubblici essenziali, acqua, luce, gas, telefonia fissa e internet;
3) che l’obbligatorietà delle assicurazioni antisismiche consenta la creazione di economie di scala corrispondente ad una significativa riduzione dei premi (circa 8-10 euro al mese);
4) che gli assicurati/utenti rimborsino alla società il premio rateizzato sulle bollette;
5) che sia il premio assicurativo sia totalmente deducibile dall’IRPEF o dall’IRES;
6) che lo Stato riconosca ai cittadini-utenti e alle imprese-utenti un bonus fiscale pari al premio pagato annualmente per l’onere affrontato.
Ad oggi, secondo alcuni esperti, ci sono ben 1,9 milioni di abitazioni nella zona 1 – parametro che attesta il massimo rischio sismico – di cui il 52,5% sono state costruite prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica (Legge n. 64/1974). Altri esperti stimano che il 70% delle abitazioni italiane siano ubicate in aree a rischio sismico medio-alto.
Secondo il prof. Pallesi «un intervento del Parlamento non appare più procrastinabile ed una soluzione sostenibile per i cittadini e le casse pubbliche va comunque adottata». Angelo Paletta sostiene che «per garantire davvero i diritti e la proprietà privata dei cittadini italiani è necessario passare da un sistema basato sull’assistenzialismo governato dalla politica e stretto dai vincoli di bilancio europei ad un sistema organizzato e coordinato secondo una logica di mercato, avente regole e garanzie certe». Il prof. Luigi Pastorelli afferma che «una classe politica che seriamente voglia essere anche classe di governo non può più eludere questo problema».
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